venerdì 28 giugno 2013

Le luci della città




Quando si ammira un’opera d’arte è molto importante “vederla nella luce giusta”: questo vale sia per gli aspetti culturali, che per ciò che concerne … l’illuminazione!
Un fascio di luce sbagliato e, come per incanto… l’opera svanisce!
Chi ama l’arte sa, che per apprezzare i colori e i dettagli di un dipinto bisogna trovare il punto giusto: molto spesso non è frontalmente ma lateralmente all’opera, proprio per evitare che riflessi abbaglianti ne impediscano la visione.
Anche i nostri monumenti cittadini hanno trovato il loro “maestro delle luci”. Piergiorgio Sala, 55 anni, designer luci, è un esperto che ha realizzato magie luminose nella Chiesa di San Francesco, valorizzandone il rosone a vetri; nella Domus dell’Ortaglia a Santa Giulia  ha ricreato fiaccole romane; le opere di Van Gogh, Gaugain e i pittori americani sono 
state valorizzate durante le grandi mostre a Santa Giulia.

Il suo ultimo progetto è l’illuminazione di Piazza Paolo VI: luci calde e fredde mettono in rilievo la facciata del Duomo Nuovo e i led creano spicchi di luce sul cupolone.
A breve verrà illuminata anche la Torre del Pegol annessa al palazzo del Broletto.

L’intento di Piergiorgio Sala è di moltiplicare questi successi: esaltare i nostri monumenti ed evitare che appaiano come lugubri spettri nelle tenebre della notte; trasformare le nostre Piazze in caldi salotti dove ritrovarci con piacere nelle sere d’estate.




sabato 22 giugno 2013

Corrispondenze linguistiche


Chi l'avrebbe mai detto?
Il bresciano ricalca l'inglese, ma i significati restano diversi.

Eccovi alcuni esempi:

   - go: in dialetto significa "io ho", in inglese "andare"
   - car: in dialetto "carro", in inglese "macchina"
Ma le parole non finiscono qui,
aiutateci ad allungare la lista di queste corrispondenze di suono!


sabato 8 giugno 2013

La tradizione da Porteri


Cosa ci si può aspettare entrando in un locale che recita:
“Chèl che pasa él convent”?
Per noi bresciani questa frase significa “Ciò che passa il convento” …
Tradotto in espressione spicciola vuol dire accontentarsi di ciò che ci viene dato senza tante cerimonie.
Tuttavia, entrare da Porteri  non è accontentarsi di un piatto semplice, senza infamia né lode.
La sensazione che si prova sin dall’inizio è di una trattoria sapientemente valorizzata, dove la cultura della tradizione e l’accoglienza sono il leit motiv che ispira Raoul – il padrone di casa - e tutti i suoi collaboratori.

Nelle salette intime siamo circondati dal legno, dal rame, dalle ceramiche e dalle fotografie d’epoca che fanno da cornice a una cucina tipicamente bresciana, proposta in modo semplice ma raffinato.

E’ stata percorsa molta strada da quando, nel 1875, venne aperta in Borgo Trento la salumeria Porteri che da padre in figlio ha tramandato la passione per i prodotti locali di alta qualità…
Nel 2005 la Regione Lombardia ha riconosciuto l’immobile come “storico di rilievo” perché appartenente alla stessa famiglia e perchè eccellente opera di conservazione di un 
bene prezioso della città di Brescia.


Che aggiungere?
Provate per credere!
E se non vi capita di passare per caso...
Andateci apposta!

P.S. La prenotazione è fortemente raccomandata!


   
    

Fermata metropolitana “Ospedale”, Via Trento, 52