sabato 8 giugno 2013

La tradizione da Porteri


Cosa ci si può aspettare entrando in un locale che recita:
“Chèl che pasa él convent”?
Per noi bresciani questa frase significa “Ciò che passa il convento” …
Tradotto in espressione spicciola vuol dire accontentarsi di ciò che ci viene dato senza tante cerimonie.
Tuttavia, entrare da Porteri  non è accontentarsi di un piatto semplice, senza infamia né lode.
La sensazione che si prova sin dall’inizio è di una trattoria sapientemente valorizzata, dove la cultura della tradizione e l’accoglienza sono il leit motiv che ispira Raoul – il padrone di casa - e tutti i suoi collaboratori.

Nelle salette intime siamo circondati dal legno, dal rame, dalle ceramiche e dalle fotografie d’epoca che fanno da cornice a una cucina tipicamente bresciana, proposta in modo semplice ma raffinato.

E’ stata percorsa molta strada da quando, nel 1875, venne aperta in Borgo Trento la salumeria Porteri che da padre in figlio ha tramandato la passione per i prodotti locali di alta qualità…
Nel 2005 la Regione Lombardia ha riconosciuto l’immobile come “storico di rilievo” perché appartenente alla stessa famiglia e perchè eccellente opera di conservazione di un 
bene prezioso della città di Brescia.


Che aggiungere?
Provate per credere!
E se non vi capita di passare per caso...
Andateci apposta!

P.S. La prenotazione è fortemente raccomandata!


   
    

Fermata metropolitana “Ospedale”, Via Trento, 52

2 commenti :

  1. Il mio spirito gastronautico giubila... *_*

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  2. Naviga verso Brescia allora Erica! Presto, un post per i palati dolci... la città la si conosce già, ma il posto è ancora da svelare...resta in contatto!

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